mercoledì 31 luglio 2013

Capitolo 8: novità

Gli eroi sono certi di aver perlustrato palmo a palmo ogni muro, angolo e piastrella che hanno incontrato da quando sono entrati nel dungeon.
Ma, a parte il passaggio segreto nella sala principale, non hanno poi trovato nient'altro. Ognuno di loro però è certo che esista almeno un altro ingresso. Lo sperano vivamente, visto che non sanno come uscire.

La ricerca va avanti per diversi tentativi, finchè nei pressi della stanza dell'alchimista trovano delle scale che salgono. La salita è piuttosto lunga, e sembra che i corridoi e le scale che percorrono non abbiano nessuna funzione se non quella di condurre più in alto dentro la montagna. 
Dopo diverse rampe e diversi corridoi vuoti si trovano in una sala più ampia. La fortuna ha voluto che in questo modo sorprendessero un gruppo di Goblin Comuni, e uno sciamano loro capo nella loro tana.
Lo scontro è stato duro, lo sciamano ha usato la sua nebbia magica per proteggere i compagni e permettere efficaci contrattacchi.

La sala era utilizzata dai goblin come se fosse una semplice caverna da cui si accedeva tramite uno stretto cunicolo, lungo almeno 100 metri così stretto da essere percorribile solo da straiati.

Al termine del cunicolo, un cielo stellato ha accolto gli eroi. Finalmente fuori!

Il gruppo è indeciso sul da farsi: Magath vorrebbe derubare Alex della sua parte di tesoro, ma Ligi si oppone (muscoli e acciaio) al piccolo warlord. Così Alex, preso il suo quinto di tesoro abbandona il gruppo.
Si dirigono dunque verso il confine delle cinque contee. Ligi ha convinto il resto del gruppo a mettersi sulle tracce di una carovana di mercanti Nani, che sta cercando: in palio c'è una bella ricompensa. Ci vogliono circa 3 giorni di marcia.

In città non trovano informazioni, decidono dunque di acquistare 4 corsieri, otre ad un carro. In questo modo 2 di loro possono stare sul carro con i tesori, mentre gli altri due possono procedere a cavallo.

Decidono dunque di dirigersi verso Railstone's Keep, la città portuale, gli hanno detto, è il posto ideale per trovare una carovana di nani.


lunedì 29 luglio 2013

Capitolo 7: il calore del fuoco

La grande Sala del Drago è ingombra di una malferma struttura in legno che conduce alla sala di ingresso al Quasqueton.
Ma gli avventurieri sono sicuri che il dungeon abbia molti altri tesori da svelare, e sono altrettanto sicuri di avere esplorato principalmente i piani di servizio ingombri di cantine, dispense e vecchie botti.
Procedono dunque in un corridoio laterale alla sala al termine del quale trovano una grande sala di tortura e detenzione dietro una grata, all'interno ci sono melme verdi e resti di esseri umanoidi, probabilmente goblinoidi.

Gli eroi procedono con l'esplorazione ed escono dalla sala di tortura, usando una seconda porta. Risalgono alcune scale, e si trovano in un corridoio già percorso. Fortunatamente hanno annotato i percorsi su una pergamena, e riescono ad individuare verso quale direzione andare.

Salgono diverse rampe di scale prima di trovarsi in un grande, spazioso e probabilmente in passato anche sfarzoso corridoio. La porta sul fondo li conduce in una enorme biblioteca, stipata di papiri secchi e raggrinziti. L'esplorazione è subito interrotta da una statua che si anima e li attacca.
E' un costrutto magico che protegge un tesoro magico. Non è solo, all'interno della sala ci sono diversi scarabei di fuoco che attaccano il gruppo con spruzzi infuocati.

Il costrutto magico proteggieva la pergamena di un antico rituale, mentre il resto della biblioteca conserva trattati di storia, filosofia, matematica e letteratura. Un'interminabile e forse inestimabile collezione.
Magath, è deluso dal contenuto della biblioteca e appicca il fuoco in diversi punti, e si chiude la porta alle spalle.

Mentre proseguono sullo stesso piano si imbattono in un fantasma, inizialmente sembra essere innocquo, tentano di parlarci, ma non capiscono il linguaggio. E senza avvisaglie vengono attaccati e sono costretti a eliminarlo. Era probabilmente il custode del laboratorio dell'alchimista che trovano sul piano, ancora una volta il laboratorio non svela nessun passaggio segreto, e poche boccette sono ancora utilizzabili e possono essere prese.
Mentre recuperano il fiato sentono un enorme boato, le pareti e il pavimento tremano. Sono sulle prime convinti si tratasse di un terremoto. Poi decidono di controllare la biblioteca: il calore dell'incendio delle pergamente ha prodotto un cedimento strutturale e il pavimento è crollato sulla stanza sottostante.
Rimangono increduli quando confrontando le mappe, i piani e i passaggi si rendono conto che adesso la sala d'ingresso non esiste più, così come la possibilità di uscire da dove sono entrati.

domenica 28 luglio 2013

Capitolo 6: freddo intenso

Le tenebre rendono impossibile misurare il tempo che scorre. 
Dopo il riposo gli eroi procedono verso il fondo del corridoio; percorrendo le rampe di scale che scendono verso il basso subito gli avventurieri si accorgono che la temperatura si fa incredibilmente fredda: gli ultimi scalini sono addirittura ricoperti di una lastra di ghiaccio.

L'apertura aperta rivela una grande sala, scarsamente illuminata da alcune torce alla parete. Appena oltre la soglia, gli avventurieri si accorgono che la sala è occupata da un cucciolo di Drago Bianco.
Non hanno il tempo di pensare di avere trovato il motivo della presenza dei coboldi che il Drago attacca con un soffio ghiacciato il gruppo di avventurieri.


Fortunatamente la sala non presenta altri pericoli oltre al drago, così gli avventurieri si sparpagliano per la sala: Magat, Alex e Legolas bersagliano il drago da tre angoli diversi, impedendo al drago di attaccarli contemporaneamente. Ligi e Mablug invece cercano di contenere la furia del Drago.

Sono proprio il guerriero e il paladino ad impedire che il drago, sfondando il loro sbarramento, affronti la druido e il warlock, che indisturbati  lo bersagliano da lontano.
La fine dello scontro non lascia tempo agli avventurieri di ricucirsi le ferite, i Coboldi custodi del Drago accorrono e affrontano il gruppo.

Fortunatamente i coboldi sono troppo pochi, e male armati per mettere in difficoltà il gruppo.